UN TEATRO ARALDICO


Questo il titolo della sezione dell’asta del 13 maggio dedicato a una straordinaria scelta di opere manoscritte e a stampa di argomento araldico, uno dei più affasci- nanti per chi si dedica alla ricerca delle radici, alla genealogia, all’analisi degli stem- mi, e alla storia delle famiglie.
La selezione conteneva moltissimi dei trattati che hanno elevato ad alta dignità gli studi di araldica tanto che oggi essa è considerata scienza ausiliaria alla Storia per l’insostituibile supporto che fornisce alla storia locale, all’archeologia e alla storia dell’arte, oltre che a scienze affini quali la numismatica, l’emblematica, la codicolo- gia, la bibliografia. Si trattava di una raccolta di grande rilievo sia per quantità sia per qualità come di rado si ha avuto l’occasione di vedere offerta sul mercato, con testi sugli ordini militari, dall’Annunziata a Santo Stefano a Malta, trattati di blasoneria dal Cinquecento al Novecento, armoriali e opere sulla nobiltà. 
Tra i volumi stranieri, bei successi hanno ottenuto la prima e unica edizione della Nobleza de Andaluzia di Gonzalo de Molina stampato a Siviglia nel 1588 e corre- dato da 123 stemmi incisi in xilografia con colorazione
coeva (aggiudicato per 8.125 euro, la celebre e rara prima edizione del Catalogue des chevaliers de l’ordre du collier de Savoye di François Capré del 1654 (risultato 6.250 Euro), e l’Atlas historique di Henri Abraham Cha- telain in legatura alle armi del bibliofilo Jean Baptiste Colbert che, da una stima iniziale di 6.000 Euro, è stato aggiudicato per 22.500 Euro. Interessante il risultato di 5.750 Euro raggiunto da un sontuoso manoscritto mi- niato, prodotto alla fine secolo XVI per documentare una sentenza del tribunale di Navarra avvenuta nell’anno 1567, che aveva una splendida legatura spagnola coeva del genere “plateresco”.
Nutrita la sezione dei grandi classici italiani tra i quali una rara copia della più celebre e ricercata opera di araldica bolognese, quel Blasone bolognese, cioè Arme gentilizie di famiglie bolognesi, nobili, cittadinesche che Floriano Canetoli diede alle stampe tra il 1791 e il 1795 con un gran numero di illustrazioni colorate a mano che ha realizza- to 4.000 Euro + i diritti, e le Famiglie celebri italiane di Pompeo Litta, la più monumentale opera sull’argomento, offerta con la stima di 5.000 Euro e aggiudicata a 9.000 Euro + diritti. 
Visto il grande successo ottenuto a maggio, Aste Bolaffi è lieta di annunciare che una nuova sezione di libri di aral- dica sarà proposta anche nell’asta di dicembre, partendo proprio da un’altra opera di Litta, ovvero la prima edizio- ne della Storia genealogica di Casa Savoia, stimata 2.000 Euro. Nell’asta, che già si profila di grande interesse per gli studiosi e i collezionisti del campo, ci saranno anche altri grandi classici del genere come due opere di Luigi Cibrario, la Descrizione sto- rica degli ordini religiosi del 1845 e la Descrizione storica degli ordini cavallereschi del 1846, ambedue copiosamente illustrate da litografie a piena pagina finemente colorate a mano proposte in un unico lotto con la stima di 500 Euro e gli 8 volumi del Teatro araldico di Leone Tettoni e Francesco Saladini, proposti con base di 1.500 Euro, magnifica raccolta generale delle armi e insegne gentilizie delle più illustri e nobili casate italiane che lo storico Vittorio Spreti considerava “pregevole anche dal lato artistico, essendo gli stemmi stati disegnati da illustri pittori italiani”. 

Di Cristiano Collari