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[Messico]. Hernandez, Francisco. Rerum medicarum Novae Hispaniae thesaurus seu Plantarum animalium mineralium Mexicanorum
historia. Roma, Vitale Mascardi, 1651.
In 2° (324 x 218 mm); [16], 950 [i.e. 960], [2]; 90, [6], [20] pagine con l’errata corrige sulle ultime 2 carte. Frontespizio figurato inciso in
rame con piccola carta geografica del Messico, circa 800 xilografie di piante ad animali nel testo, incisione musicale alla pagina 717 (abile
restauro al verso dell’antiporta, al margine interno di poche carte successive e alle pagine 457-464, bruniture, piccolo foro a una carta e
altri piccoli difetti.) Legatura coeva in pergamena con titolo manoscritto al dorso.
Prima edizione definitiva del famoso Tesoro Messicano nella variante C segnalata da SBN, con la presenza di cancellans alla carta Bbbb3
e cancellandum alla carta Gggg2 - rispettivamente lettera a Francesco Barberini e Roderico de Mendoza. L’esemplare presenta inoltre una
rarissima carta “Append. ad pag. 917” e “Append. ad pag. 918”, inserita soltanto in pochi volumi e non presente nelle copie digitalizzate
consultate. Il Tesoro Messicano rappresenta l’ultima opera collettiva dell’Accademia Lincei, ed è il risultato finale di un’iniziativa durata
quasi mezzo secolo, basata su una stretta collaborazione scientifica tra Spagna e Italia, che inizia nel 1570, quando Filippo II di Spagna
nomina Francisco Hernandez protomedico delle Indie, affidandogli il compito di recarsi in Messico per studiare la natura del Nuovo
Mondo sotto il profilo delle applicazioni mediche. Hunt 247; Palau 113538; Pritzel 4000; Sabin 31516.
€ 10.000
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